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VIII - Lavori pubblici e politica della casa


Pedaggi, Malcotti conferma: regionalizzare Gra e Roma-Fiumicino

06/10/10 -
Regionalizzare il Raccordo anulare e l'autostrada Roma-Fiumicino in maniera da evitare il pedaggio su queste due tratte, riproposto di recente con l'approvazione di un decreto legge da parte del Parlamento. Questo l'obiettivo illustrato dall'assessore ai Lavori pubblici, Luca Malcotti, nel corso dell'audizione che si è svolta stamani nella commissione del Consiglio regionale.
"Questo incontro - ha spiegato Romolo Del Balzo (Pdl), presidente della commissione Lavori pubblici - è stato chiesto dai commissari di opposizione, ho subito dato il mio parere positivo perché credo che su questioni come questa, che riguardano da vicino i cittadini ci debba essere un dialogo costruttivo, al di là delle posizioni politiche differenti. L'iniziativa avviata dalla giunta, la regionalizzazione delle due autostrade, serve proprio ad evitare che questa decisione del Governo nazionale colpisca il nostro territorio".
Da parte sua l'assessore Malcotti, ha ripercorso le tappe della vicenda: "Dieci giorni fa - ha spiegato - ho scritto al ministro delle Infrastrutture, Al-tero Matteoli, e al presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, per chiedere l'apertura di un tavolo di confronto che porti al passaggio delle competenze alla Regione. Nella stessa lettera ho lamentato il nostro mancato coinvolgimento in questa vicenda, coinvolgimento previsto dalla riforma del titolo V della Costituzione che definisce la gestione della rete viaria materia concorrente fra Stato e Regioni. Non ho ancora ricevuto risposta".
Sono poi intervenuti Bruno Astorre e Mario Di Carlo (Pd), Luigi Nieri (Sel) e Fabio Nobili (Fds) che, pur condividendo lo spirito dell'iniziativa, hanno chiesto all'assessore se sia stato predisposto un piano economico per quanto riguarda l'eventuale gestione regionale del Gra e della Roma-Fiumicino e hanno invitato la giunta a "non limitarsi alle parole e a intraprendere iniziative giudiziarie, sulla scia del ricorso al Tar presentato nei mesi scorsi dalla Provincia di Roma, per difendere i cittadini del Lazio".
Di Carlo ha anche chiesto quale sia la posizione della Regione sull'ipotesi di un secondo anello del Gra avanzata dall'Unione industriali.
Malcotti ha spiegato che il ricorso, accolto dal Tar e dal Consiglio di Stato, riguardava un altro provvedimento, non il decreto approvato nei giorni scorsi dal Parlamento e quindi "bisognerà valutare la possibilità di un'analoga iniziativa, personalmente io preferisco la strada politica a quella giudiziaria. Per quanto riguarda il piano economico, ricordo che sulle strade già regionalizzate noi riceviamo un finanziamento dallo Stato. Nel caso in cui fosse approvata la nostra proposta sul Gra e la Roma-Fiumicino, dovremmo ridiscutere il finanziamento. Per quanto riguarda il secondo anello del Raccordo, si tratta di una infrastruttura che sarebbe sicuramente a pe-daggio, visto che richiederebbe circa un miliardo e mezzo di investimenti da parte dei privati, difficile da realizzare per l'intensa urbanizzazione che ha saldato molti comuni della provincia al territorio di Roma. La valuteremo con attenzione, anche perché credo che i cittadini sarebbero disposti a pagare per una nuova autostrada, mentre considerano ingiusto introdurre il pedaggio dove fino a ieri non c'era".
Infine, è intervenuto Pino Palmieri (Lista Polverini): "Il provvedimento che introduce i pedaggi riguarda 1.300 chilometri di strade, in diverse zone d'Italia - ha spiegato - dovremmo valutare il comportamento delle altre Regioni, anche considerando, qualora non dovesse essere approvata la nostra proposta, che il Governo si è impegnato a destinare parte delle risorse derivanti dal pedaggio allo sviluppo delle infrastrutture: su questo dovremo dire la nostra".
[mica]

 



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