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III - Vigilanza sul pluralismo dell'informazione


Da commissione Vigilanza sostegno a emittenti locali nel prossimo bilancio

14/10/10 - La commissione Vigilanza sul pluralismo dell'informazione, presieduta da Francesco Scalia (Pd), formulerà una mozione che impegna la Giunta a destinare risorse da assegnare al sistema televisivo locale nel prossimo bilancio. E' quanto è stato convenuto nella seduta odierna in attesa di licenziare il "Testo unico in materia di comunicazione" proposto dal consigliere Claudio Bucci (Idv).

"Il Testo è una pregevole riformulazione di norme già in vigore (interventi per il pluralismo culturale e dell'informazione, per il sostegno all'editoria, istituzione del Comitato regionale per le comunicazioni, ndr) - ha detto Scalia -. Credo che possa essere la sede per importanti interventi da parte di questa commissione sia per un sostegno organico all'editoria e all'emittenza locale che il passaggio al digitale ha messo in crisi, sia per modifiche alla legge istitutiva del Corecom dove non si parla minimamente di questa commissione ma solo del Consiglio determinando quindi scarsa incisività dei poteri e dei ruoli di questo organismo".

Scalia ha quindi proposto di utilizzare lo strumento più veloce della mozione rispetto ai tempi dell'iter della legge per venire incontro agli operatori locali in quanto, come ha ricordato Bucci "c'è una crisi del settore che rischia di mandare a casa molta gente". La proposta di legge di Bucci servirà poi da testo base per l'elaborazione dell'ordinamento regionale delle comunicazioni, dopo una serie di audizioni con le categorie che operano in questo campo. Dalla prossima riunione infatti verranno convocati i rappresentanti delle emittenti locali in attesa di ascoltare il caporedattore della Tgr Lazio.

In sede secondaria poi, la commissione ha dato parere favorevole agli articoli 6 e 10 della proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo (Lista Bonino-Pannella) "Norme contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere", proposta che verrà affrontata nella sua interezza dalla commissione Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali, competente per materia. Le due norme, ha spiegato Rossodivita, "prevedono una che la Regione attivi apposite campagne di comunicazione per accrescere l'attenzione alle tematiche della legge, mentre l'altra attribuisce al Comitato regionale per le comunicazioni l'ulteriore compito di rilevazione di contenuti eventualmente discriminatori rispetto alla pari dignità riconosciuta ai diversi orientamenti sessuali o di identità di genere, nell'ambito della funzione di monitoraggio che già svolge sui programmi radiotelevisivi". Norma quest'ultima che potrebbe confluire nel Testo unico all'esame.

 



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