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I - Affari costituzionali e statutari


Roma Capitale, protocollo di intesa Alemanno-Polverini

20/10/11 - Un percorso condiviso con la Regione per dare a Roma Capitale poteri differenti da quelli di qualsiasi altro Comune. Questo il senso del protocollo firmato oggi dal sindaco Gianni Alemanno e dalla presidente della Regione Renata Polverini davanti alle commissioni consiliari competenti in materia. E questo è stato il filo comune che ha legato tutti gli interventi. A partire da quello del presidente della commissione Affari Costituzionali, Pietro Sbardella, secondo il quale "è un giorno importante perché diciamo con chiarezza che sarà una legge regionale e non lo Stato a trasferire le competenze proprie della Regione". Visione confermata anche da Marco Di Stefano, presidente della commissione speciale Roma Capitale, che ha puntato l'attenzione sulla necessità "di dare al Campidoglio non solo le funzioni, ma anche le risorse e il personale necessario, in un percorso condiviso, al di là delle appartenenze politiche. Ora dobbiamo continuare a lavorare insieme per raggiungere questo risultato".
Alemanno, da parte sua, ha spiegato che questo documento fa "chiarezza e dà certezze, visto che la norma costituzionale non era chiarissima. Tuteliamo la Regione, ma al tempo stesso diamo il via a un processo che dovrà ridimensionare la burocrazia. Sottolineo che discuteremo dei poteri che saranno attribuiti oggi a Roma Capitale, ma un domani anche alla Città metropolitana".
La presidente Polverini è entrata più nel merito del protocollo di intesa: "Intanto - ha spiegato - diamo tempi certi al percorso che insieme vogliamo fare". Entro 90 giorni dall'adozione del decreto legislativo con cui lo Stato stabilirà quali poteri delegare a Roma, la Giunta regionale presenterà una analoga proposta di legge che riguarderà i poteri assegnati alle Regioni dal titolo V della Costituzione. Da subito invece, entro una settimana, sarà costituito un tavolo tecnico congiunto. "Abbiamo voluto coinvolgere fin da subito il Consiglio regionale che dovrà poi discutere e votare la proposta di legge - ha proseguito Polverini - Allo stesso tempo poniamo fine a un dibattito durato fin troppo e fin troppo strumentalizzato: nessuno di noi vuole frenare il percorso necessario per dotare Roma di quei poteri che servono per amministrare la Capitale. Ma deve essere chiaro che ciascuno ha le sue competenze: il governo per le materie che la Costituzione riserva allo Stato, la Regione per quelle che la Carte le attribuisce".
Nel corso della seduta è intervenuto anche Francesco Smedile, presidente della commissione Roma Capitale del Campidoglio: "Questa è la dimostrazione di come una classe dirigente possa riuscire ad andare oltre le appartenenze".

ABBRUZZESE: FIRMA PROTOCOLLO APRE FASE OPERATIVA E CONDIVISA
"La firma di questo protocollo - ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese - apre una fase operativa sull'applicazione della riforma del federalismo fiscale nella nostra regione. La definizione dei poteri di Roma Capitale è infatti il primo passo che dovevamo fare per affrontare un percorso condiviso che porterà all'individuazione, attraverso una legge regionale, delle funzioni di competenza regionale da assegnare a Roma Capitale. Il Consiglio e le Commissioni preposte saranno chiamate ad esprimersi nel merito di tali funzioni e avranno un ruolo centrale per la realizzazione di una riforma storica che sarà importante non solo per la città di Roma, ma per tutti i territori del Lazio.Sono convinto che la sinergia e lo spirito di collaborazione tra le Istituzioni che abbiamo potuto constatare oggi rappresentino la strada migliore per chiudere un periodo di incertezza."
[mica]


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