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IV - Agricoltura


Audizione, tempi stretti per lotta alla batteriosi kiwi

23/03/11 - Un'unità di crisi sulla batteriosi del kiwi. Coordinamento delle ricerche scientifiche in corso, tanto per il contenimento della malattia, quanto per l'individuazione di piante resistenti al batterio. Rapido incremento dei fondi a sostegno della recente legge regionale per il contrasto alle fitopatie. Questi gli impegni con cui il presidente Francesco Battistoni (Pdl) ha concluso l'audizione odierna della commissione Agricoltura del Consiglio regionale del Lazio. In un'affollata aula della Pisana erano presenti esponenti delle organizzazioni agricole, delle centrali cooperative, degli enti locali, della ricerca e dei produttori di kiwi. "Porterò a conoscenza della presidente Polverini la richiesta di avere un incontro diretto con i produttori di fronte a questa grave emergenza per l'economia agricola del Lazio" ha quindi annunciato Battistoni, dopo aver enumerato tutte le iniziative intraprese in proposito dal Consiglio da un anno a questa parte (dalla rapida approvazione all'unanimità della legge al raddoppio del primo finanziamento in commissione Bilancio).
"Il territorio ha bisogno di risposte in tempi brevi - ha detto il consigliere Gina Cetrone (Pdl) - non ci possiamo permettere di perdere un prodotto così importante". Durante l'audizione il capogruppo del Pd, Esterino Montino, ha annunciato la presentazione di una proposta di legge - sulla quale si è detto disposto ad accogliere una convergenza bipartisan - di variazione di bilancio per un primo finanziamento urgente di 5 milioni di euro delle misure a sostegno della lotta alle fitopatie. "L'assestamento in bilancio si fa a luglio ed è tardi: la malattia è aggressiva" ha detto. Lo scorso 1 marzo il consiglio regionale aveva sollecitato la Giunta con un ordine del giorno all'unanimità a "stanziare nell'assestamento di bilancio ulteriori risorse per l'attuazione della legge". Raffaele D'Ambrosio (Udc) aveva chiesto il coinvolgimento del Governo, un aumento dei finanziamenti in assestamento sul capitolo di bilancio e una corsia preferenziale a favore dell'agricoltura dei fondi ricavati dalla dismissione dei beni Arsial. Nel dirsi d'accordo Mario Perilli (Pd) ha aggiunto: "Se la Regione ha un peso politico, il Governo, come si è fatto carico delle "quote latte" per il nord, si faccia carico anche di questo settore così vitale per il Lazio".
Si tratta - a dette dei rappresentanti delle organizzazioni agricole - di ottomila ettari di coltivazioni "a rischio", pari a circa 120 milioni di euro dell'economia laziale. L'audizione si era aperta con una lista di richieste da parte dei produttori tra cui tempi brevi di intervento (come è stato già fatto in Emilia Romagna e Piemonte), un tavolo anticrisi permanente, il coordinamento delle ricerche scientifiche, la mappatura delle aziende colpite, lo sblocco delle dismissioni Arsial e la destinazione delle risorse ricavate alla risoluzione del problema. L'assessore alle attività produttive della Provincia di Latina, Domenico Capitani, ha definito la commissione Agricoltura come "unico interlocutore" e ha chiesto indicazioni chiare da parte del servizio fitosanitario della Regione. Nel corso dell'audizione i ricercatori coinvolti hanno parlato di tempi lunghi e delle attività di ricerca svolte insieme da Lazio ed Emilia Romagna.
Ha partecipato all'audizione il consigliere Claudio Moscardelli (Pd).



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