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XV - Sviluppo economico, ricerca e innovazione, turismo


Approvato il piano di promozione turistica 2008

05/02/08 - Parere favorevole della commissione consiliare Sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo al piano delle attività di promozione turistica della Regione Lazio per il 2008. Oltre cinque i milioni di euro che, come sintetizzato dal presidente Domenico Di Resta (Pd), saranno stanziati per la razionalizzazione delle risorse, aumento degli eventi all’estero e in Italia, avvio di un rapporto forte con le Province per eventi locali di particolare interesse turistico e monitoraggio dei risultati. "Credo - ha detto Di Resta - sia la prima volta che il piano viene approvato entro il primo semestre dell’anno in corso e non, come spesso è accaduto, a sanatoria".

Claudio Mancini (Pd), assessore allo Sviluppo Economico, Ricerca  Innovazione e Turismo, ha poi annunciato la costituzione di un fondo di 800 mila euro per intese con Province e Comune di Roma. "Ho acquisito la loro disponibilità a fornirci entro il 30 giugno gli eventi principali - ha detto Mancini - inclusi quelli dei musei nazionali e tutto il circuito associato alla Roma card". Sono stati impegnati altri 300 mila euro per inserire gli eventi principali del calendario 2009 nei cataloghi dei tour operators, anche attraverso road show e workshop.

Terminano infine gli affidamenti alle Aziende di promozione turistica (APT), che gestiranno le fiere solo fino al 30 marzo. Poi le attività saranno affidate attraverso singole convenzioni all'Agenzia Regionale per la Promozione Turistica di Roma e del Lazio. "Inoltre - ha concluso l'assessore - il calendario delle manifestazioni a cui partecipare è stato adottato a gennaio con il confronto delle associazioni di settore verso le quali l’impegno preso per il 2009 è di approvarlo nel prossimo autunno".  La Regione parteciperà a dieci fiere in più rispetto agli scorsi anni, a fronte di una riduzione dei costi per singolo evento. Dove è presente l'Enit, il Lazio sarà ospitato nello spazio Italia dell’ente nazionale e non in uno stand autonomo, sfruttando anche sedi di consolati, istituti di cultura e strutture dell'Istituto commercio estero (Ice) per attività altre di rappresentanza e promozione.

Nel corso del dibattito i consiglieri hanno sottolineato la necessità di puntare ai diversi pubblici di riferimento, in quanto non si può più parlare di turismo bensì di turismi: termale, ambientale, eno-gastronomico, archeologico, eccetera. Lo schema di delibera - che passa ora al voto definitivo della Giunta - è stato licenziato a maggioranza dalla commissione presente al completo.



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