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X - Piccola e media impresa, commercio e artigianato


La commissione Pmi incontra Giancarlo Cremonesi

17/05/11 - La commissione Piccola e media impresa, commercio e artigianato del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Francesco Saponaro, ha incontrato oggi in audizione Giancarlo Cremonesi, presidente della Camera di Commercio di Roma e di Unioncamere Lazio, per fare il punto sulla situazione del settore nel Lazio.
Giancarlo Cremonesi ha interloquito con i consiglieri regionali per circa due ore, impostando il suo intervento su tre questioni: i punti di forza del sistema imprenditoriale del Lazio, i punti critici e, infine, il ruolo della Regione. Con riferimento al primo punto, Cremonesi ha detto che "nonostante l'economia stia attraversando un momento di grande difficoltà, sia a livello nazionale che internazionale, la nostra Regione è in controtendenza: con il 9,8% di piccole e medie imprese sul totale nazionale, produciamo il 10% del Pil italiano e nel 2010 il rapporto tra imprese nate e imprese chiuse nel Lazio è stato +2,11%, contro il +1,19% di media nazionale".
Il presidente della Camera di commercio di Roma ha poi messo in evidenza quelli che, a suo avviso, costituiscono i fattori critici per le Pmi e gli artigiani del Lazio: "L'elevato tasso di disoccupazione giovanile, pari a circa il 30%, molto più alto della media nazionale; le difficoltà nell'accesso al credito; il mancato sfruttamento di tutte le enormi potenzialità offerte dall'internazionalizzazione delle imprese regionali". Dopo aver proposto alcune soluzioni per superare queste criticità, attraverso soprattutto le facilitazioni al credito per avviare nuove imprese di giovani e donne in settori quali Turismo, Cultura, Agroalimentare e Fiere, Giancarlo Cremonesi ha sollecitato i rappresentanti della Regione a porre più attenzione alle Società miste, gestite e amministrate insieme al sistema Camerale. In particolare, Cremonesi ha lamentato la mancata sottoscrizione degli aumenti di capitale già deliberati, il ritardo nel rinnovo dei vertici societari e l'assenza di indicazioni chiare sui piani strategici.




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