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X - Piccola e media impresa, commercio e artigianato


Presentato in commissione il Piano regionale delle attività estrattive

01/02/11 - Con la presentazione dell'assessore regionale Pietro Di Paolantonio in commissione Piccola e media impresa, commercio e artigianato, è iniziato ufficialmente l'iter che porterà all'approvazione del Prae, il Piano regionale delle attività estrattive.
"Si tratta di un documento fondamentale per le imprese del settore estrattivo e per la programmazione degli enti locali, atteso da anni e che grazie anche all'utilizzo delle nuove tecnologie informatiche fornisce una vera e propria radiografia di tutto il sistema geofisico della Regione", ha dichiarato il presidente della commissione, Francesco Saponaro. "Abbiamo finalmente un quadro completo e dettagliato di ogni singolo sito - ha aggiunto Saponaro - sia dal punto di vista amministrativo sia da quello dell'impatto ambientale col territorio circostante. Con l'ausilio degli strumenti informatici, poi, tutto è inserito in un grande database che contiene la mappatura di tutto il materiale presente sul nostro suolo, consentendo così anche una programmazione per un suo sfruttamento razionale e rispondente alle esigenze del mercato".
Il Piano, redatto dal Ceri, il Centro di ricerca dell'università La Sapienza di Roma, non solo definisce i principi generali entro i quali dovranno delimitarsi le linee di azione dei Piani territoriali generali provinciali, ma contiene una banca dati completa di tutte le cave e di tutto il territorio laziale, alla quale è associato un Sistema Informativo Territoriale, basato su piattaforma G.I.S., di larga diffusione presso gli uffici regionali, all'interno del quale è implementata tutta la sezione cartografica. "Questo sistema - ha spiegato il direttore del Ceri, Alberto Prestininzi - ci fornisce un Piano 'dinamico' perché consente un aggiornamento costante, con tutte le nuove informazioni che gli uffici raccoglieranno e anche con le nuove mappe del territorio, in modo da permettere una pianificazione delle attività, sia dal punto di vista economico, in termini di fabbisogno di materiali, sia in termini di garanzie per l'ambiente e i territori circostanti le aree delle cave".
La commissione dovrà ora esaminare tutta la documentazione allegata ed esprimere un parere sulla proposta che, se sarà favorevole, consentirà al Consiglio di votarlo in Aula e farlo pubblicare sul Bollettino ufficiale. Da quel giorno le Province avranno tempo un anno per adeguare i propri Piani Territoriali e, a procedura ultimata, saranno i Comuni a rilasciare le autorizzazioni all'apertura di nuove cave, compito che oggi svolge la Regione.
L'assessore regionale alle attività produttive e rifiuti, Pietro Di Paolantonio, ha espresso soddisfazione "perché si tratta - ha detto - di un provvedimento atteso da tanto tempo, che assolve a un compito molto importante e che ci fornisce finalmente una mappatura completa e precisa di tutte le cave e di tutti i dati storici relativi alle quantità dei materiali estratti nel nostro territorio".

 



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