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Alitalia. Bafundi: "Inaccettabile ricatto CAI su creditori"

21/11/08 - “I lavori e i servizi che le imprese laziali hanno effettuato per conto di Alitalia e di cui ora beneficerà anche CAI, devono essere pagati”. Così Gianfranco Bafundi, presidente della commissione Pmi, commercio e artigianato, che oggi ha ricevuto in audizione congiunta con la commissione Bilancio, il Comitato per la tutela dei diritti delle imprese fornitrici del gruppo Alitalia.

“Si tratta di un ricatto inaccettabile – ha proseguito Bafundi – se è vero, come è emerso nel corso dell’audizione, che la CAI ha mandato lettere alle imprese in cui annuncia il rinnovo dei contratti fino al 15 marzo 2009, a patto che queste rinuncino ai crediti pregressi. E’ l’ulteriore danno che ricevono queste aziende, dopo che da marzo non ricevono pagamenti per lavori su cui hanno anche anticipato l’iva e dopo che le banche hanno chiesto loro i rientri, causando crisi di liquidità”.

Ricordando che a settembre scorso il Consiglio regionale si impegnò col Presidente Marrazzo per entrare nel capitale di CAI proprio per tutelare gli interessi del Lazio e delle aziende legate all’indotto, Bafundi ha ribadito “l’impegno della Regione al fianco delle imprese e dei 30 mila dipendenti coinvolti in questa crisi, attraverso facilitazioni all’accesso al credito per le piccole imprese, l’impegno di parte dei 180 milioni del fondo di rotazione, l’attività di un tavolo interistituzionale con richiesta d’incontro al commissario Fantozzi”.



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