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IV - Agricoltura


Saz: commissione formulerà proposta su riorganizzazione

01/03/11 - La commissione Agricoltura del Consiglio regionale del Lazio formulerà una proposta sulla riorganizzazione degli Sportelli agricoli di zona (Saz), destinati ad esser ridotti - per provvedimento di Giunta - da 37 a 5 in tutto il Lazio. "A questo proposito possiamo compiere un lavoro - ha dichiarato al termine dell'audizione di questa mattina il presidente della commissione consiliare, Francesco Battistoni (Pdl) - facendoci carico, noi come consiglieri, della situazione di ciascuna provincia. Tra venti giorni riconvocherò una seduta nella quale formuleremo una proposta. Mi sembra di aver colto una disponibilità dell'assessore alle Politiche agricole Birindelli in questo senso". Ci sarà tempo fino al 30 giugno per formulare ipotesi, come aveva ricordato nel corso del dibattito il vicepresidente della commissione Mario Perilli (Pd), che oggi ha proposto di attribuire competenze in materia agricola alle Province.

Nel corso dell'audizione la responsabile dell'assessorato all'Agricoltura aveva illustrato - cifre alla mano - le ragioni di una misura, adottata su proposta dell'assessore alle risorse umane Fabio Armeni, che consentirà alla Regione Lazio attraverso questa concentrazione di risparmiare circa 300 mila euro l'anno di canoni e spese di gestione eliminando 24 sedi in affitto. "E' una delibera adottata in un'ottica di semplificazione, risparmio e soprattutto di miglioramento dei servizi" ha detto la Birindelli, definendo le scelte compiute "un atto di serietà". Dei 145 dipendenti dei Saz laziali, poi, solo 31 - sempre stando alle cifre fornite dall'assessore - hanno titoli di studio in materia agraria o equipollente. A fronte di questi elementi, il consigliere Ivano Peduzzi (FdS) ha proposto si compia invece una riqualificazione delle risorse umane e si cerchino sedi a costo zero in immobili appartenenti al patrimonio pubblico.

"Apriamo un confronto in commissione - aveva inoltre chiesto Perilli - per capire le vere esigenze". Un principio invocato anche da Giuseppe Parroncini (Pd), che ha invitato a non ridurre a 5 le sedi, ma a verificare invece caso per caso i Saz che non funzionano o hanno dei costi eccessivi. "Risparmieremo sì 300 mila euro di affitti - ha poi osservato il consigliere democratico - ma i costi si scaricheranno tutti sugli agricoltori in termini di viaggi". Un "costo-disagio" conseguente alla centralizzazione cui per Annamaria Tedeschi (Idv), firmataria di un'interrogazione in aula sui Saz, vanno aggiunte le giornate di lavoro perse. Birindelli, nel corso della relazione, aveva sottolineato che già oggi la consegna delle pratiche avviene presso le sedi provinciali perché è in quegli uffici che si trova il protocollo. Sotto questo profilo Parroncini ha portato, pur ribadendo di esser d'accordo nel contenere gli sprechi, l'esperienza del Psr per le cui domande sono stati utilizzati collegamenti telematici nei Saz. A fronte delle perplessità, l'assessore Birindelli ha infine ricordato la delibera di Giunta con la quale si è stabilita la creazione dello sportello unico dell'agricoltura: "Questa sarà la vera risposta concreta".



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