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X - Piccola e media impresa, commercio e artigianato


Commissione Pmi approva Piano attività estrattive all'unanimità

29/03/11 -
Con voto unanime, la commissione Piccola e media impresa, commercio e artigianato del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Francesco Saponaro (Lista Polverini), ha approvato il Prae, Piano regionale delle attività estrattive. Il provvedimento passa ora all'esame dell'Aula per il voto definitivo.
"Siamo di fronte a un fatto epocale - ha dichiarato Saponaro - atteso da tanti anni e che porrà fine alla precarietà e all'incertezza che hanno caratterizzato un settore vitale per l'economia regionale. Spero vivamente che in Aula tutti i gruppi voteranno responsabilmente per questo strumento di pianificazione e programmazione necessario e strategico per lo sviluppo economico del nostro territorio".
Il Prae era stato introdotto, ma mai approvato, dalla legge n.17 del 2004 (Norme per la coltivazione delle cave e torbiere della Regione Lazio), in cui all'art.9 si stabiliva che "l'Amministrazione Regionale deve redigere il Piano delle Attività Estrattive, atto di programmazione settoriale che definisce gli indirizzi e gli obiettivi di riferimento per l'attività di ricerca e di coltivazione di materiali di cava e torbiera".
E proprio la modifica di tre articoli di quella legge costituisce l'oggetto della proposta di legge n. 168 che è stata illustrata oggi in commissione dal direttore dell'assessorato alle attività produttive, Mario Marotta. "Si tratta di un intervento normativo reso necessario dalla situazione di incertezza e instabilità dovuta alla scadenza di alcuni termini indicati nella legge n. 17 del 2004", ha spiegato Marotta. Le modifiche riguardano soprattutto: 1) l'aumento del periodo di proroga da 5 a 7 anni della durata dell'autorizzazione; 2) la possibilità per il Comune di autorizzare un secondo ampliamento delle attività estrattive in corso, per un massimo di due anni, al solo fine di consentire il completamento del piano di coltivazione e di recupero ambientale; 3) l'inasprimento delle sanzioni per i trasgressori, attraverso la cessazione immediata dell'attività non autorizzata e il recupero e la sistemazione dell'area, con possibilità da parte del Comune di intervenire direttamente per poi rivalersi sull'inadempiente e, infine, l'introduzione della responsabilità in solido del proprietario del terreno con il trasgressore.
Soddisfazione è stata espressa da tutti i membri della commissione, sia per l'approvazione del Prae sia per le nuove norme contenute nella proposta di legge n. 168. Il consigliere della Lista Polverini, Nicola Illuzzi, ha dichiarato che queste norme "non solo recepiscono le richieste degli imprenditori, ma servono anche a dare maggiore tutela al territorio, vincolando l'ulteriore proroga al recupero ambientale". Mario Mei (Api) ha illustrato alcuni emendamenti che, a suo avviso, recepiscono maggiormente le richieste degli operatori, in quanto "tendono - ha detto - a salvaguardare i livelli occupazionali e a garantire gli imprenditori nella realizzazione dei progetti sui quali hanno effettuato i loro investimenti".
Sulla garanzia dei livelli occupazionali, il consigliere Luigi Abate (Lista Polverini), ha lamentato l'esiguità del periodo di soli due anni previsto dalla possibilità di ampliamento delle cave, auspicando una durata più lunga proprio per salvaguardare i lavoratori.
Giuseppe Parroncini (Pd) e Annamaria Tedeschi (Idv) hanno espresso parere favorevole su entrambi i provvedimenti, precisando però che a loro avviso è fondamentale approvare in Aula prima il Prae e successivamente la legge di modifica sulle proroghe, per "dare un segnale forte di legalità e di razionalizzazione dell'intero settore".

Al termine della seduta, il presidente Saponaro ha annunciato che l'esame della proposta di legge n. 168 inizierà martedì prossimo, 5 aprile.




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