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V - Ambiente e cooperazione tra i popoli


Da commissione Ambiente ok a indirizzi piani venatori

03/08/09 -


La commissione Ambiente del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Claudio Bucci (Idv), ha espresso parere favorevole a maggioranza sugli indirizzi regionali per l'elaborazione dei piani faunistici venatori provinciali. Il relativo schema di deliberazione, che aveva ottenuto il via libera della commissione agricoltura lo scorso 23 luglio, torna ora in Giunta per l'approvazione definitiva. Toccherà poi alle Province elaborare i singoli piani. Il provvedimento interviene sulle modifiche che si sono prodotte nell'assetto territoriale e nella consistenza della popolazione della fauna selvatica successivamente all'approvazione del precedente piano (1998). Negli indirizzi figurano, tra l'altro, le linee guida per la gestione dell'utilizzo a fini faunistico-ambientali dei fondi del Piano di sviluppo rurale (Psr) e le indicazioni per attenuare l'eventuale impatto dell'attività venatoria nei siti della rete Natura 2000. "La delibera è stata approvata dopo essere stata sottoposta ad un'ampia concertazione - ha detto Bucci a margine della seduta - l'intento è dare delle linee guida, delle direttive a cui le Province possano far riferimento: le stesse poi provvederanno ad adottare le misure specifiche per l'attuazione degli indirizzi regionali".

Parere favorevole, sempre a maggioranza, anche sui criteri e le modalità di concessione di contributi per attività di diffusione e promozione della cultura della pace, del disarmo, della non violenza e dei diritti umani, previsti dalla legge regionale 25/2008. I fondi vengono concessi per iniziative, progetti di ricerca, attività di sensibilizzazione e informazione. Potranno essere finanziati anche percorsi di formazione per chi intende partecipare a missioni internazionali di pace come operatore di servizio civile, programmi scolastici per scambi internazionali e progetti di studio per la conversione delle attività di imprese che operano nella produzione bellica in produzione di servizi di uso civile e socialmente utili. Sono previsti anche contributi per favorire l'istituzione di "Case della pace" da parte di enti locali.



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