menù principale per la navigazione

  1. menù argomenti correlati
  2. contenuto della pagina
  3. servizi

Ora per ora:

ferma lo scorrimentomostra tutte le notizie

XIII - Sanità


Distretti socio-sanitari montani, ok in commissione Sanità

03/03/09 - La commissione Sanità, presieduta da Luigi Canali (Pd), ha approvato  una proposta di legge sull’istituzione e la disciplina dei distretti socio-sanitari montani, presentata dallo stesso Canali e sottoscritta trasversalmente da altri 14 consiglieri, tra i quali il presidente del Consiglio regionale, Milana, il capogruppo del Pd, Parroncini, e il capogruppo del Pdl, Pallone.

La principale finalità è quella di “garantire livelli essenziali ed uniformi di prestazioni socio-sanitarie ai cittadini residenti nelle aree montane, in modo da ridurre l’indice di mobilità passiva e l’eccessivo ricorso all’ospedalizzazione, a  vantaggio di un’assistenza domiciliare mirata”.

Il distretto socio-sanitario montano si presenta come un’articolazione territoriale, organizzativa e funzionale delle Asl di appartenenza. Per la specificità e il ruolo svolto dal distretto socio-sanitario montano, potranno sussistere le condizioni per andare in deroga rispetto ai vincoli attualmente posti alla Sanità regionale, per effetto del Piano di rientro dal deficit concordato con il Governo centrale.

La preposta di legge prevede che sia la Giunta a disciplinare i diversi aspetti e requisiti di ciascun distretto, all’interno del quale sarà individuato un “ospedale di montagna”, che abbia la caratteristica di essere distante almeno 30 chilometri da altri complessi ospedalieri ed essere ubicato in aree comprese nel territorio di una comunità montana caratterizzata da svantaggi orografici, difficoltà di collegamenti viari, disagi socio-economici, squilibri demografici.

In fase di prima attuazione, viene proposta l’istituzione dei seguenti distretti:

-        il distretto sanitario G4, con sede a Subiaco;

-        il distretto sanitario RI/5 “Alto Velino”, con sede ad Amatrice;

-        il 1° distretto sanitario, con sede a Montefiascone.

Vengono individuati come “ospedali di montagna” i seguenti presidi ospedalieri: “A. Angelucci” di Subiaco, “F. Grifoni” di Amatrice, l’ospedale Civile di Acquapendente. Secondo la proposta di legge approvata, la Regione garantirà in ciascun “ospedale di montagna” il servizio di eliambulanza.


“Con questa proposta di legge – ha dichiarato il presidente Canali – colmiamo un vuoto nel nostro ordinamento, uniformandoci il più possibile al quadro di altre Regioni e all’ordinamento nazionale in materia. È un testo che premia gli sforzi che negli ultimi mesi questa Commissione ha messo in campo per dare delle risposte concrete ai cittadini di aree geograficamente disagiate, e da questo punto di vista l’istituzione di un servizio di eliambulanza costituirà una vera e propria rivoluzione, attesa da anni dalle popolazioni locali”.

Unico voto contrario, quello del consigliere Massimiliano Maselli (Forza Italia verso il Pdl) che ha parlato del rischio “di una presa in giro nei confronti dei cittadini delle zone interessate da questo provvedimento, in quanto esiste già una legge regionale che consentirebbe alle singole Asl di attivare distretti montani: se finora non è stata utilizzata, un motivo ci sarà: non vedo cosa possa cambiare una volta approvata in Consiglio questa proposta”.



torna al menù