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Il Piano regionale delle attività estrattive in commissione Pmi

18/01/11 - Il Consiglio regionale del Lazio ha oggi ufficialmente avviato l'iter per l'approvazione del Prae, il Piano regionale delle attività estrattive della Regione Lazio. A seguito della delibera di Giunta dello scorso 17 dicembre, infatti, la Commissione Piccola e media impresa, commercio e artigianato, presieduta da Francesco Saponaro (Lista Polverini), si è riunita per la presentazione dello schema di delibera relativo al Prae.
Assente per motivi istituzionali l'assessore competente, Pietro Di Paolo, è stato il presidente Saponaro a illustrare il provvedimento e a fare una breve cronistoria dei principali passi compiuti in questi anni, a partire dal 2004, quando fu approvata la legge n.17 (Norme per la coltivazione delle cave e torbiere della Regione Lazio), in cui all'art.9 si stabiliva che l'Amministrazione Regionale deve redigere il Piano delle Attività Estrattive, atto di programmazione settoriale che definisce gli indirizzi e gli obiettivi di riferimento per l'attività di ricerca e di coltivazione di materiali di cava e torbiera.
"Siamo di fronte a un fatto epocale - ha detto Saponaro - che porrà fine alla precarietà e alla incertezza che per oltre dieci anni hanno caratterizzato un settore vitale per l'economia regionale. Oggi abbiamo iniziato l'iter di approvazione del Prae e nei prossimi giorni tutti i membri della commissione potranno accedere alla documentazione per licenziare il provvedimento al più presto. Ricordo che solo nell'ultima legislatura, in assenza del Prae, sono state autorizzate 29 aperture di cave in disciplina transitoria. Nel corso dell'amministrazione Storace, quando ero assessore, siamo andati vicinissimi allo storico traguardo dell'approvazione del Prae ma non ci siamo riusciti. Nonostante la complessità della procedura, che richiede tanti passaggi burocratici tra Stato, Regione, Province e Enti competenti in materia, questa volta riusciremo a dotare il Lazio di uno strumento di pianificazione e programmazione necessario e strategico per lo sviluppo economico del nostro territorio".
Parere condiviso anche da tutti gli altri membri della commissione. La vicepresidente di minoranza, Annamaria Tedeschi (Idv), ha sottolineato come "questa operazione sia necessaria per gli imprenditori cha hanno forti investimenti nel settore, per i migliaia di lavoratori che vi sono impegnati e, soprattutto, per la difesa del territorio e dell'ambiente circostante le cave. Si tratta anche di un forte segnale di legalità e di certezza del diritto". Il consigliere Giuseppe Parroncini (Pd) ha definito il Prae "una sorta di piano regolatore delle attività estrattive, uno strumento di certezza che non solo può dare garanzie alle imprese ma anche tutelare il bene pubblico dei territori e del paesaggio".
Oltre al parere della commissione Piccola e media impresa, commercio e artigianato, sarà necessario anche quello della commissione Ambiente per poter poi trasmettere il provvedimento all'Aula per la sua approvazione definitiva.
Alla seduta hanno preso parte, oltre a Saponaro, Parroncini e Tedeschi, i consiglieri Gina Cetrone (Pdl), Luigi Abate e Nicola Illuzzi (Lista Polverini), Francesco Carducci Artenisio (Udc) e Mario Mei (Api).




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